Musica, danza, satira e nuove produzioni questa settimana sui palcoscenici pugliesi. Il jazz di Donatello D'Attoma per la rassegna Music corner a Conversano, al Paisiello di Lecce una originale riflessione sulle nevrosi quotidiane e gli "Psycho killer". Teatro danza e atmosfere kafkiane in "Oltremundo" al Teatro Garibaldi di Gallipoli e, al Teatro Impero, "Pinuccio chiama Brindisi".
Prosegue alla Casa delle Arti di Conversano (BA) la rassegna "Music Corner", in cui la protagonista assoluta è la musica jazz. L'ultimo appuntamento sarà con Donatello D'Attoma (piano) che si esibirà con Daniela Spalletta (vocalist), il 28 aprile alle ore 21 con il concerto Shemà. Shemà è il titolo di questo nuovo lavoro dell’artista pugliese che dopo la pubblicazione di due dischi a suo nome, un’ intensa attività concertistica in Italia e all’estero, giunge a quello che è senza dubbio l’appuntamento più importante per la carriera discografica di un pianista, il piano solo. In questo nuovo album, D’Attoma sceglie di misurarsi con una delle personalità musicali più influenti e rivoluzionarie della storia del jazz internazionale: Charles Mingus.
Per la stagione Off al Teatro Comunale Tommaso Traetta di Bitonto (BA), venerdì 29, va in scena Cantare all’Amore, della Compagnia La Ballata dei Lenna, coprodotto dalla Bottega degli Apocrifi, di e con Nicola Di Chio, Paola Di Mitri, Miriam Fieno. Cantare all’amore è il punto di partenza di una ricerca, quella di un sentimento umano che non fa più storia, ma che è alla base di tutte le storie, per capirne i cambiamenti, gli assestamenti e le trasformazioni. Cantare all'amore è davvero così stupido? Cosa cerca l'innamorato?
Al Teatro Paisiello di Lecce, sempre venerdì 29 aprile, va in scena Psycho Killer – Quanto mi dai se ti uccido? Per la regia di Michelangelo Campanale. Uno "scherzo teatrale" per burlarsi della morte e denunciare la facilità con cui l’uomo ricorre all’assassinio per risolvere le sue nevrosi quotidiane. Una denuncia consapevole, ma leggera e a ritmo di jazz, su quanto siamo ormai abituati alla violenza, protagonista di salotti televisivi e business per avvocati e sedicenti criminologi. Ispirato al libro “Quanto mi dai se ti uccido?” di Walter Spennato. Un modo che ha il teatro per porsi domande sulla condizione che stiamo vivendo, di coinvolgere lo spettatore in un rito collettivo che ci riporta a casa divertiti e più consapevoli.
Arriva a Gallipoli (LE), venerdì 29, al Teatro Garibaldi, Oltremundo, drammaturgia originale de La Fabbrica dei Gesti, per la regia di Marcelo Bulgarellia. Atmosfere kafkiane per questo spettacolo di teatro danza che stimola ad interrogarsi sul desiderio di cambiamento. Cosa si può fare con gli eccessi se non creare? Oltremundo parla di oggi, di ciò che siamo e di ciò che sentiamo. Porta in scena l’esasperazione dei sentimenti e la superficialità delle relazioni.
Al Teatro Rossini di Gioia del Colle (BA), il 29 aprile termina la stagione teatrale con Sud Visioni, spettacolo di danza contemporanea firmato da Michele Merola. Due performance ispirate e dedicate al crogiolo di sensazioni evocate dal Mediterraneo, come crocevia di popoli e sentimenti. Un’esplorazione che trae spunto dalle nostre origini, dai nostri ricordi di un passato che ci ha visto emigrare e ritornare. Un affresco del nostro Sud, specchio di una nazione che si ritrova parte di un’Europa, che a volte vede sconosciuta e lontana.
Si ride al Teatro Impero di Brindisi, venerdì 29 aprile con lo spettacolo Pinuccio chiama. Direttamente da Striscia la Notizia, Alessio Giannone, in arte Pinuccio, torna in Puglia per l’ultima data del suo primo tour nazionale. Giannone porta a teatro il suo personaggio che, con le ormai celebri telefonate, prende di mira i potenti. Un’ora e mezzo di satira pungente sulla situazione politica e sull’attualità, un’acuta riflessione sull’elettore medio, sui candidati e sull’utilizzo dei social network in campagna elettorale. Il comico pugliese non risparmia nemmeno i giornali che nella confusione di Tweet e selfie dovrebbero, almeno loro, dare autorevolezza ad una notizia, ma lo sanno sempre fare? Lo abbiamo intervistato alla vigilia della sua tournèe, (LEGGI L'INTERVISTA).
Al Teatro Domenico Modugno di Aradeo (LE) sabato 30 aprile è in scena lo spettacolo Sotto un ponte, lungo il fiume, della Compagnia Armonauti, scritto da Luigi Lunari, diretto e interpretato da Salvatore Coluccia insieme ad Ada Garofalo e Franco Manni. Due fratelli ereditano l’azienda del padre. Mentre il primo decide di continuare il lavoro paterno, l’altro abbandona la vita agiata e sceglie volontariamente un’esistenza da barbone. La madre compie la scelta più impensabile, scegliendo di seguire quest’ultimo, accompagnata dalla memoria del marito. Tre personaggi che si dividono la scena da protagonisti in un vortice di continui colpi di scena.
Al Teatro Comunale di Novoli (LE) sempre sabato 30, va in scena L’Uomo senza nome della Compagnia Teatro delle Rane. Tratto da Orienti di Duccio Camerini, la piéce intende ripercorrere la vicenda umana di chi è alla ricerca della propria identità, e tenta di radicarsi in un territorio. Mentre ancora non si placano i flussi di migranti sulle nostre coste, sembriamo aver dimenticato che in un passato non troppo remoto, i nostri nonni ne hanno condiviso la sorte. Nella grande storia si nascondono le storie personali di sei personaggi, che si raccontano e contemporaneamente vivono ciò che narrano, in un avvicendarsi continuo tra presente e ricordo.